mercoledì 5 giugno 2024

In memoria di un grande sportivo: Omaggio a Checco, Medico e Rugbista

 

Francesco Ulanio

Caro Checco,
sono ormai passati già due anni da quella mattina sventurata, la tua ultima corsa verso l’inaspettata eterna quiete. Sei andato via a causa di un malore improvviso che ti ha privato in un istante di tutte le forze, della tua sconfinata vitalità di grande sportivo. E solo chi come te ha superato tante salite nella vita, spesso molto impegnative, contiamo abbia affrontato con serenità anche l’ultima, sperando non sia stata troppo dura. Per questo è doveroso da parte nostra rivolgerti un saluto di ringraziamento per il tuo profondo attaccamento; sei stato non solo un infaticabile medico e rugbista, ma anche un appassionato cultore di altre discipline, tutte attività che forgiano con la fatica di ogni giorno il carattere di chi le pratica, imprimendo nelle proprie abitudini l’attitudine al lavoro ed il saper affrontare le difficoltà quotidiane.

Nella nostra compagine resta un enorme vuoto e tu continui a mancarci terribilmente. Ci mancano quella battuta pronta e quello sguardo grintoso, ci mancano i consigli che dispensavi con premura e competenza, ma più di tutto ci mancano la tua presenza e la tua energia; quelle di una persona che sapeva inculcare il senso del “tutto è possibile” semplicemente trascorrendoci qualche momento insieme. Sappiamo che il tempo guarisce le ferite ed allevia il dispiacere, ma stentiamo ancora a credere di non poterti più incontrare senza aver avuto neanche la possibilità di dirti arrivederci.

Un abbraccio da tutti noi.


Old Avezzano Rugby

lunedì 13 giugno 2022

Il Ricordo di un Guerriero: alla memoria di Francesco Ulanio

 

Sembra ieri. Avevamo quindici anni e scalpitavamo dalla voglia di scendere in campo, per tutti noi era la partita d’esordio. Il nostro mentore Giancarlo (Sociali) ci tenne nascosto fino all’ultimo il nome degli avversari, fu solo quando calcammo il terreno di gioco che ci trovammo di fronte i nostri coetanei dell’Aquila Rugby, all’epoca niente po’ po’ di meno che i campioni d’Italia di categoria.

Fu un’autentica disfatta, uscimmo talmente malconci – sia nel fisico che nel risultato – che per molti di quei ragazzi della classe ’74 la delusione fu così cocente che quella rimase la loro prima ed unica partita.


 

L’intento di Giancarlo però era stato raggiunto, perché i pochi eletti temprati nel corpo e nello spirito da quello spiacevole episodio fecero della palla dallo strano rimbalzo una delle ragioni di vita; si trattava della generazione d’oro del rugby celanese, dei vari “Pizzell”, “Sglù”, “Crustin”, “Fernandin”, “Gabbriel”, Giorgio (Pestilli) e, ovviamente, tu ed io.

Di quei quindicenni, trascorsi quasi trent’anni, in campo c’eravamo rimasti solo io e te, sprezzanti del tempo che inesorabilmente era passato, per la nostra ultima partita ufficiale a Capistrello: senza neanche accorgercene, era giunta anche per noi l’età in cui ogni rugbista è sottoposto a pensionamento obbligatorio. Anche in quest’ultima circostanza, come era accaduto ben 27 anni prima, la vittoria non ci arrise, stavolta a causa di un probabile arbitraggio approssimativo che proprio avevi mal digerito tanto che a fine match a stento si riusciva a trattenerti dal richiedere concitate spiegazioni a quel direttore di gara poco attento.


E nel mezzo tutta una vita… i campionati giovanili… la fondazione del nuovo Celano Rugby… le risate ai tornei di beach… la striscia vincente, con tanto di titoloni sui giornali locali, cui seguì inspiegabilmente la chiusura della squadra… l’approdo all’Avezzano Rugby… la vittoria a mani basse nel campionato di C1… le stoiche partite in serie B… la sfida vittoriosa alla nazionale maltese nelle fila della rappresentativa regionale al mitico Stadio “Fattori”… il seguente torneo internazionale vinto in quel di Malta… e poi la trasferta a Jesi, quella zolla assassina e le ossa della mia gamba che si frantumano come fossero d’argilla: chi altri se non tu, fresco di specializzazione, svestiti immediatamente i panni di giocatore ed indossati quelli di medico, poteva prestarmi i primi soccorsi?

A quel gravissimo infortunio seguì il passaggio nello staff tecnico, tu come medico sociale ed io come preparatore fisico, entrambi a sospingere col pensiero il nostro compaesano Gabriele (Marcanio) che all’ultimo secondo dei play off della stagione 2005/2006 schiacciava oltre la linea di meta quel pallone che avrebbe rappresentato un sogno chiamato serie A.

Ispirati da quel trionfo, decidemmo che forse ancora non era arrivato il momento di appendere gli scarpini chiodati e quindi, calzatili di nuovo, tornammo ad indossare le nostre maglie di sempre con la squadra cadetta, io la 8 e tu la 9, sempre fianco a fianco, sempre lì a fare da raccordo tra mischia e tre quarti, pronti a supportare il nostro coach storico Vittorio (Santucci) nella crescita di tanti giovani promettenti… e con noi l’inseparabile Giorgio (Pestilli) ed altre vecchie glorie del rugby avezzanese, una su tutte il “puma” Pasquale De Ciantis campione d’Italia con L’Aquila Rugby nella stagione 1993/94 ai danni della corazzata Milan dei gemelli Cuttitta, Vaccari, Dominguez… autentiche leggende di questo sport.


Questo binomio generazionale si rivelò vincente tanto che arrivammo veramente a un soffio dagli spareggi per la serie B, la stessa in cui ahimè era subito retrocessa la prima squadra.

Come si può dimenticare quel rimedio naturale che sembrava la panacea di tutti i mali? Lo consigliavi a tal punto che ormai era diventato un tormentone:
“I MITTECE I GHIACCE!”

Tanto rugby, ma non solo… eravamo così simili caratterialmente che a me veniva naturale rispettare le tue rigorose prescrizioni quando dovevo passare in studio da te, a differenza d’altri, ed ogni volta non facevi che rimarcarlo con stupore:
“MA SE CE RRISCE TU PERCHÉ J’ATRE N’N CE RRISCENE?”

Le passioni che condividevamo non si contano: bici, corsa, montagna e non ultimo quel dannato bilanciere olimpico sbattuto e risbattuto fino a fare i buchi per terra.

Quando fu organizzata la prima edizione della Extreme Warrior Run (exwrun) non feci in tempo a chiederti se ti andasse di partecipare che già avevi il pettorale stampato sulla pelle: terzo assoluto, rischiando di vincere una competizione fatta su misura per podisti tu che in realtà non lo eri… con un paio di ostacoli duri in più ne avresti fatta mangiare di polvere ai primi due!

Come non parlare della tua splendida famiglia, del bene che volevi a tua moglie Antonella e dell’educazione esemplare dei tuoi figli? Quando raccontavi di Domenico ti brillavano gli occhi per quanto ti rendesse orgoglioso il fatto che stesse ripercorrendo le tue orme, non perdevi occasione per ribadire quanto ti somigliasse per grinta e addirittura ti superasse per abilità.


Come non ricordare tutte le tue energie profuse nella lotta al nemico invisibile chiamato Covid? Rimarrà il tuo costante impegno nel divulgare quella cultura vaccinale, fondata su basi scientifiche solide e riconosciute, troppo spesso messa in discussione da alcuni miseri complottisti dal basso della loro sconfinata vigliaccheria, totale inettitudine e gretta moralità.

Ultimo, ma non in termini di importanza, l’impegno con la Old Avezzano Rugby. Tanto hai detto e tanto hai fatto che sei riuscito a convogliare in questa nuova avventura molti di noi che si erano allontanati, a partire da me, passando per i tuoi “pupilli” Pasquale (Evangelista) e Nazareno (Tiberi), per finire con Diego (Pestilli), nostro amico di tante battaglie che hai trascinato al campo intitolato all’indimenticabile presidente Trombetta letteralmente strappandolo al piatto di pasta che aveva davanti.

E chissà quanti altri ancora ne avresti coinvolti se solo questo atroce destino non ti avesse remato contro…

Anche lo scorso ultimo sabato di maggio non potevamo che ritrovarci su un manto erboso a praticare il nostro sport da bestie giocato da gentiluomini, disposti a tutto pur di conquistare terreno, evocando scontri antichi in cui la posta in palio era ben più importante di una palla ovale.

Come accade spesso, entrambi siamo usciti acciaccati ma fieri di aver versato fino all’ultima goccia di sudore e durante la settimana ci siamo sentiti per aggiornarci sul nostro stato di salute, fiduciosi in un completo recupero per il prossimo torneo che si sarebbe tenuto alla fine del mese: dopo esserti automedicato quel mignolo fratturato già avevi ripreso ad allenarti perché tanto “I DITIJJE N’N SERVE”…


E poi questa maledetta domenica… sono già pronto ad uscire di casa per andare a tifare la prima squadra nell’ultima di campionato quando arriva la notizia che mai nessuno avrebbe immaginato:
“MA CHI, CHECCO? NO, NON È POSSIBILE!”

E invece è accaduto l’imponderabile, il tuo impavido cuore d’atleta ha improvvisamente cessato di battere. Un incolmabile senso di vuoto mi pervade, in un colpo solo si sono sgretolate troppe certezze: non se n’è andato solo il medico, ma anche il compagno di squadra, l’amico e il confidente.

Chi mi appoggerà più quel pallone perfetto adesso che tu l’hai passato per davvero? Che ne sarà delle nostre ripartenze che spesso risultavano implac(c)abili per qualsiasi avversario?

Queste parole doverose avrei voluto rivolgertele davanti a tutti nel giorno del tuo commiato ma non ne ho avuto la forza, avrei mostrato quel lato debole che nessuno conosce ma che anch’io possiedo.

“È la morte, è la morte! È la vita.
È la morte, è la morte! È la vita…
Ancora un passo, ancora un passo,
un altro fino in alto, lì dove il sole splende”. 
(cit. Haka Ka Mate)

di Vanni Ranieri

mercoledì 17 giugno 2020

I gialloneri ricordano Del Gusto: donato materiale sociale per la ripresa delle attività sportive


Alessandro era una persona leale e solare che riusciva in qualsiasi momento a strapparti un sorriso sia dentro sia fuori dal campo ed è anche per questo che è doveroso tenere vivo il suo ricordo ”.

Con queste parole il presidente della Old Avezzano Rugby, Gianni Venditti, ha ricordato nell’ambito di una commemorazione,tenutasi nel weekend presso gli impianti sportivi della società giallonera, il cinquantacinquenne Alessandro Del Gusto scomparso prematuramente nel dicembre 2018.“ Quest’anno non abbiamo disputato lo storico Trofeo Pelino a causa del Covid – ha spiegato Gianni Venditti – ma abbiamo comunque deciso di lasciare il segno anche nel nome di Alessandro donando alla società dell’Avezzano Rugby del materiale utile per le attività sportive e sociali, affinché possa affrontare al meglio la prossima stagione”. 
Tra il materiale anche due termoscanner utili a rispettare le regole per la ripresa delle attività.

Ringrazio a nome di tutta la società la Old Avezzano rugby – ha dichiarato il presidente giallonero, Alessandro Seritti – perché è anche grazie alla loro esperienza che siamo riusciti ad ottenere tutti i risultati positivi che si sono registrati fino ad oggi; è doveroso ricordare – ha specificato Seritti – che Alessandro è stato uno dei fondatori del movimento rugbystico avezzanese al quale è sempre stato vicino contribuendo in maniera attiva al raggiungimento di grandi traguardi”.

Presente alla manifestazione tutta la famiglia di Alessandro e tutti i rappresentanti delle varie categorie giallonere tra cui anche il capitano della prima squadra Michele Costantini.
Alessandro era una persona speciale – ha dichiarato a margine della commemorazione il capitano dei marsicani – ed è importante per tutto il movimento tenere vivo il suo ricordo e le sue idee; ora – ha concluso Constatini – il nostro dovere è quello di tenere duro e riprendere al meglio gli allenamenti per essere pronti per la prossima stagione affinché i risultati positivi evidenziati fino ad oggi portino l’Avezzano a raggiungere quegli obiettivi che anche Alessandro si era prefissato di raggiungere.

martedì 31 dicembre 2019

2005 - 2020 - Quindici anni nonostante tutto

https://www.facebook.com/oldavezzanorugby/

Nel gennaio 2005, quindici anni fa, nasceva ufficialmente la Old Avezzano Rugby.
L’iniziativa, promossa da Danilo Ranalletta, coinvolse ben presto molti degli ex-giocatori che, a partire dal lontano 1977, avevano avuto l’onore di indossare la maglia dell’USA Rugby, fondata proprio in quell’anno.
Oltre al promotore, facevano parte di quel piccolo nucleo iniziale Mario “Quintale” Di Renzo, Adriano “Piccoletto” Di Gregorio, Alberto "Pescecane" Benedetti, Giovanni Capodacqua, Marco Buzzelli, Roberto Scoccia, Loreto Sorgi, Massimo Iacobucci, Massimo Casella, Aristide e Walter Amicucci, Valentino Pelino, Gabriele Cerratti, Andrea Tinarelli, Francesco Angelini, Lamberto Ranalletta, Gianni Venditti, Pino Baldoni, Antonio Carlini, Gianni Ciorba, Cesare Marinacci, Lorenzo Panceri, Fabio Gallese, Mario Capranica e Vanni Piacentino.
Negli anni successivi altri si sono aggregati e alcuni si sono allontanati.
Altri ancora, purtroppo, “hanno passato la palla”.

Quindici anni sono tanti, si sentono e lasciano il segno ma, nonostante tutto, siamo andati avanti, grazie ai sacrifici che nei momenti difficili ognuno di noi ha saputo e voluto fare, e grazie alla lungimiranza e disponibilità dei presidenti che si sono succeduti alla guida dell'Avezzano Rugby, Angelo Trombetta, Sonia Sorgi e Alessandro Seritti.

Quindici anni sono tanti, si sentono e lasciano il segno ma, nonostante tutto, come direbbe qualcuno … “siamo ancora qua”.

martedì 4 giugno 2019

XI Memorial - Antonio Pelino | Torneo Old Rugby Avezzano

XI Memorial Pelino - Manifesto Evento Torneo Rugby




XI Memorial Pelino
Torneo Old Rugby Avezzano
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Squadre partecipanti
  • Old Avezzano Rugby
  • Triari Urbe Rugby
  • Old Rugby Clan ASD
  • Arvalia Villa Pamphili Rugby 

Ingresso Libero
Terzo tempo


Il torneo si svolgerà con formula all’italiana e partite con due tempi da 12 minuti.
Verrà applicato il regolamento Old, tranne la norma dei 20 metri.
Non sono ammessi atleti che non abbiano compiuto il 35 anno di età e scarpini con tacchetti di ferro.


Falco Design | immagine, comunicazione, emozione.

lunedì 13 maggio 2019

A Bârlad per la terza edizione del Turneului Corturilor

old avezzano rugby (Italia) - old boys focsani rugby (Romania)
AVEZZANO - Stadio Del Rugby (X Memorial Pelino 2018)


Tra pochi giorni diverse squadre di mini-rugby e alcune Old di Bârlad e delle contee di Iasi, Galati, Suceava, Vrancea, Constanza, Moldavia e Italia si incontreranno a Barlad per la terza edizione del Torneo delle Tende (Turneului corturilor).

Con il motto “Il Rugby dal piccolo al grande”, il Dipartimento per lo sviluppo della Moldova Nord della Federazione Rugby Rumena (FRR) ha organizzato la terza edizione del progetto”Torneo delle Tenda”. La competizione sportiva si svolgerà al di fuori del calendario ufficiale della FRR - Romania.

Il 18 Maggio 2019, lo stadio ospiterà partite di rugby “cuscinetto” per le Categorie U8, U10 e U12 e Veterans. Nella prima parte della giornata si sfideranno i bambini, vale a dire squadre di mini rugby di Suceava, Focșani, Iasi, Tecuci, Tanacu, Pascani, Galati e Constanta e i bambini iscritti alla Scuola dello Sports Club Barlad. […]

Nella seconda parte della giornata si sfideranno le seguenti squadre Veterans:
  • Daci di Iasi,
  • Friends rugbiului Bucovina di Suceava
  • Sons Vrancioaiei di Focșani
  • Zimbru di Tecuci
  • Squali di Costanza
  • Old Avezzano Rugby Italia
  • Rugby Old Balls di Barlad

[Fonte]
Adriana Susnea
Barladul va gazdui a treia editie a - Turneului corturilor



X MEMORIAL PELINO - AVEZZANO


Gran Riserva Roma Rugby vs Old Avezzano Rugby


Fiii Vrancioaiei - Focșani Rugby - Avezzano - (Abruzzo - Italia)
AVEZZANO - Piazza Risorgimento 2018

lunedì 3 dicembre 2018

Ciao Alessandro!



É con le lacrime agli occhi che apprendiamo la notizia che questa mattina il nostro socio,
nonché fondatore della Old Avezzano Rugby, Alessandro Del Gusto ha passato la palla!
Un forte abbraccio va alla sua famiglia in particolare alla piccola Giorgia.
 
 

martedì 28 agosto 2018

VIENI A GIOCARE A RUGBY

Vieni a giocare a Rugby - Old Avezzano Rugby

Hai più di 35 anni? Sei un ex rugbysta oppure non hai mai giocato?


Vieni al campo di Rugby ogni Mercoledì e Sabato, puoi divertirti a giocare con noi.

Lo spirito del gioco Old si sintetizza in divertimento, amicizia e fratellanza.
Uno spirito che vuole essere di divertimento, di amore per il rugby, del piacere di stare in compagnia di altri rugbysti. Cambiano le età, ma resta inalterato il divertimento e il gusto di uno sport vero giocato con amici veri, alla scoperta di quei valori che temevamo persi ma si possono riscoprire con la palla ovale in mano.

Scopri come iniziare gli allenamenti





I primi gruppi Old Rugby nascono in Italia a metà degli anni ottanta un pò per sport, un pò per nostalgia, un pò per amicizia e forse anche perché dopo tanti anni passati a giocare con l’angoscia del risultato ci si può finalmente trovare in campo per divertirsi senza pensare al punteggio.

Nel Maggio del 2005 un gruppo di amici, che decide di usare il rugby come pretesto per passare alcune ore in compagnia e senza affanni, da inizio alla storia dell’associazione sportiva Old Avezzano Rugby. Si acquista la prima muta di maglie che rievoca gli originari colori sociali – nera con una banda bianco verde – e si inizia a partecipare a tornei riservati a questa categoria.
E’ bene ricordare che qualsiasi partita Old ha una regola fondamentale: non ci devono essere né vinti né vincitori! Il tutto deve avvenire per puro divertimento dimenticando ogni pulsione agonistica.

Questo sport è peggio di un virus. Ti entra dentro e non riesci più a liberartene. E’ sicuramente una grande scuola di vita che si radica mantenendo giovani nella mente, nel fisico e nello spirito. Ed anche se ormai i movimenti non sono più veloci e rapidi come una volta, i cuori e le menti rivivono i bei momenti di un tempo fatti di difficoltà, sacrifici, lotte ma anche di grandissime soddisfazioni.

Non bisogna dimenticare che tutta l’attività è resa possibile grazie alla collaborazione con l’Avezzano Rugby che mette a disposizione 2 campi in erba, palestra, Club House e gli spogliatoi dello stadio di via dei Gladioli.

Continuare con il rugby non è però l’unica finalità dell’associazione che si distingue anche per iniziative rivolte al sociale. In quest’ottica è da sottolineare l’ottima collaborazione con l’UNITALSI – sottosezione di Avezzano.

Tornei, Amicizia, Terzo Tempo.
Un estratto che sintetizza le nostre attività: